Comunione a Lugano in 13+1

Simonetta Rota – more than events ha il piacere di collaborare con grandi e strutturate aziende, ma anche con privati. Entrambe le realtà offrono i giusti stimoli professionali che sono alla base di questo lavoro-passione, proprio come accaduto nell’organizzazione della festa subito successiva la celebrazione di una prima comunione a Lugano, in Svizzera. In questi casi ci si confronta con i genitori del festeggiato che magari non offrono input precisi, ma che sicuramente vogliono il meglio per il loro figlio, ponendo quindi l’asticella delle aspettative molto in alto. Per questo anche se spesso in queste circostanze il tempo a disposizione per organizzare non è mai molto, ogni dettaglio va curato con grandissima precisione, quasi con maniacalità: allestimento della location, la grafica dei menù e di ogni altro elemento decorativo, la mise en place, il servizio fotografico, i confetti, le bomboniere, nulla può essere lasciato al caso. Tutto quindi è sembrato filare liscio fino a quando la cliente non ha detto all’agenzia che il numero dei presenti sarebbe cambiato, diventando tredici. Tredici si sa non è un numero che piace a tutti, quando si tratta di sedersi a tavola. Questa superstizione deriva dall’Ultima Cena dove i partecipanti erano i dodici apostoli, più uno. Ed è noto a tutti come andò a finire per quel tredicesimo. Per questo motivo presentatosi il problema si è dovuto pensare una soluzione. Il giorno della comunione i commensali si sono trovati una gradita e simpatica sorpresa. A occupare una quattordicesima sedia c’era un inaspettato ospite: un gigantesco orso di peluche bianco (regalato poi al festeggiato). Insomma una soluzione brillante che ha tolto la paura a tutti i presenti scaramantici e regalato un sorriso al resto della comitiva.
Degna di nota anche la bomboniera scelta: direttamente da Assisi una croce tau d’argento, realizzata da una piccola realtà artigianale locale e benedetta dalla diocesi della città che fu di San Francesco.

BRIEF: Il cliente con appena 15 giorni di preavviso ha chiesto di organizzare la comunione di suo figlio. “Mi fido completamente di voi. So che organizzate anche questi eventi privati, fate del vostro meglio!”: sono questi gli input ricevuti. Insomma, carta bianca con un piccolo problema scaramantico da arginare: il fatto che a tavola sarebbero stati in 13.

CHALLENGE: Entrare in simbiosi con una famiglia che vuole festeggiare la comunione del figlio. Curare ogni dettaglio (perché fanno sempre la differenza) e cercare di immedesimarsi nei gusti del cliente. Il tempo a disposizione, di appena due settimane, è stato un’altro aspetto sfidante di questa esperienza professionale.